fbpx

ARTICOLO DA fisiosciencemedical.it Copyrights © 2020 FisioScience Medical è un prodotto di FisioScience s.r.l.Ernia discale: posso fare palestra?

L’ernia discale, o ernia del disco, è una rottura di un anello fibroso che circonda normalmente il disco intervertebrale, una sorta di cuscinetto che si trova tra le vertebre per facilitare i movimenti ed assorbire i traumi. L’ernia discale determina uno spostamento del nucleo di tale disco nello spazio tra le vertebre per questo prende il nome di ernia intervertebrale. La genesi di ernie discali può essere favorita da fattori:

  • Lavorativi (ad esempio il frequente sollevamento di pesi associati a torsioni oppure posizioni prolungate in flessione (ad esempio stare tutto il giorno davanti al pc) o in rotazione soprattutto se associate a vibrazioni ad esempio nella guida dei camion);
  • Personali (altezza > di 185, età compresa tra i 45 e i 65 anni e stress); 
  • Comportamentali (obesità e fumo).

Avere un’ernia alla schiena significa essere perduti? 

La prima cosa che ci tengo a dirti è stai tranquillo, l’ernia non è una condanna, l’ernia è una situazione che col passare del tempo regredisce) fino a una risoluzione completa della sintomatologia nella maggior parte dei casi (le erni più grandi vengono addirittura riassorbite più velocemente dal nostro corpo). 


Ernia discale: cos’è?

L’ernia discale o ernia al disco è dunque una rottura dell’anello fibroso del disco intervertebrale che determina la fuoriuscita del nucleo polposo dello stesso. Generalmente i livelli più colpiti sono il quarto o il quinto disco lombare (è per questo che nelle risonanze troviamo la dicitura ernia L4-L5 o L5-S1). Tale processo determina sia un’infiammazione che una compressione al livello di alcune delle componenti più sensibili e delicate del nostro corpo ovvero delle radici nervose che fuoriescono dai forami presenti tra le vertebre è pertanto normale sentire molto dolore. Le ernie al disco infatti spesso portano a vivere un dolore severo e persistente che frequentemente irradia lungo la gamba fino al piede e che porta ad assumere posizioni di riposo dal dolore. Il dolore spesso si presenta anche come intorpidimento, scossa elettrica, debolezza muscolare o formicolio ed è accompagnato da una restrizione importante dei quotidiani movimenti della schiena tale da impedire un normale svolgimento delle attività di vita quotidiana. Spesso il dolore alla gamba o alla coscia può essere maggiore rispetto al dolore sulla schiena. È però frequente che l’ernia alla schiena sia asintomatica infatti circa l’80% di persone dopo i 50 anni presentano delle risonanze magnetiche che evidenziano la presenza di ernie o protrusioni pur essendo completamente asintomatiche. Se hai un’ernia ma non hai sintomi continua a fare la tua vita normale!


Ernia discale: differenza con protrusione

Bisogna però distinguere tra ernia e protrusione. Per ernia si intende che il materiale fuoriuscito è maggiore della distanza di due vertebre consecutive. Per protrusione invece si intende che il materiale fuoriuscito o che sta per fuoriuscire ha una ampiezza minore della distanza che intercorre tra due vertebre. L’ernia può inoltre migrare ovvero il materiale fuoriuscito dal disco può spostarsi cranialmente o caudalmente e può anche avere un sequestro ovvero una perdita di continuità tra materiale fuoriuscito e una sua porzione distaccata. Attenzione però al fatto che i cosìdetti sintomi da ernia ad esempio la sciatalgia potrebbero essere causati da cause che nulla hanno a che vedere con un’ernia come ad esempio da un bulging discale o dalla presenza di stenosi od osteofiti. Inoltre tanto le ernie quanto le protrusioni seppur presenti possono essere, come abbiamo già detto, asintomatiche, quindi non preoccupartene se queste non sono accompagnate dai sintomi dell’ernia del disco che ti esporrò a breve.


Ernia discale: sintomi

Sintomi ernia del disco

L’ernia al disco può determinare sintomi caratterizzati da un dolore severo che su una scala da 1 a 10 può arrivare a 7 o addirittura 8. Riconoscerai i sintomi dell’ernia in un’area ben demarcabile che generalmente corrisponde a una linea che tira lungo la coscia e/o la gamba (come nella lombocruralgia). È normale assumere posture cosìdette antalgiche ovvero posture che il nostro corpo cerca per ridurre spontaneamente il dolore ad esempio una flessione lombare o un’inclinazione generalmente controlaterale rispetto al lato dei sintomi della gamba.



L’ernia al disco a causa dei suoi sintomi limita anche molto i movimenti lombari che spezzo inficiano le attività quotidiane come vestirsi, stare seduti, guidare, camminare etc.. Infine l’ernia lombare può determinare sintomi a carico dei principali muscoli dell’arto inferiore come la debolezza o il cedimento della gamba. Questa è dunque la panoramica dei sintomi che un’ernia lombosacrale può determinare nel tuo corpo. 


Ernia discale: posso fare palestra?

Puoi fare palestra in caso di ernia discale? Dolore lombare: posso sollevare pesi?

Le linee guida internazionali del trattamento non chirurgico delle ernie discali dimostrano un effetto positivo dell’attività fisica a confronto invece del riposo a letto che ha solo effetti negativi. Naturalmente così come nelle attività di vita quotidiana è necessario capire cosa si può fare e cosa almeno temporaneamente sarebbe meglio rimandare. Rimanere attivi è senza dubbio la chiave per migliorare quanto più precocemente possibile mentre il riposo al letto se non per le primissime fasi e per un massimo di 2-3 giorni è sconsigliabile. Quindi prima di capire se puoi far palestra è bene identificare in quale fase della patologia ti trovi e qui giunge in tuo aiuto il tuo fisioterapista di fiducia che sarà in grado di identificare non solo la diagnosi che è alla base dei tuoi problemi ma saprà anche come consigliarti relativamente alla gestione dell’attività fisica. Se ti trovi nei primissimi giorni di patologia e il tuo dolore è grave o addirittura sta peggiorando non devi riposare al letto (se non al massimo per 2-3 gg) così come non puoi pensare di svolgere attività eccessivamente invasive come posso essere una partita di calcio o una sessione di allenamento in palestra ad alti carichi o stretching delle gambe troppo prolungati e intensi. Nelle prime fasi affidati a uno specialistache saprà valutarti e indicarti la strada migliore.

Non esiste uno sport giusto o uno sport sbagliato da praticare nei confronti di una condizione del genere, il consiglio è piuttosto quello di evitare il riposo assoluto e ascoltare il proprio corpo inserendo appena possibile una forma di attività a basso carico e piacevole per te (ad es. camminare, andare in bici etc..). È stato infatti dimostrato che avere una bassa auto-efficacia quando si ha dolore, o una ridotta capacità di affrontare le nostre vite con dolore alla schiena o alla gamba, sembra avere una relazione in negativo con il mal di schiena a lungo termine pertanto fidati del tuo corpo, vai avanti con le cose senza esagerare, starai bene! Sentire una lieve forma di dolore durante lo svolgimento di attività a basso carico come una passeggiata o la cyclette non è per forza negativo anzi sarà una propulsione allo stare meglio un domani. Quando ti accorgerai invece che il dolore lungo la gamba sta diminuendo e i tuoi dolori residui saranno focalizzati solo al centro o intorno alla schiena, quello è un segnale del tuo corpo per dirti che stai progressivamente guarendo e che puoi gradualmente approcciare a all’attività fisica sempre più intensa e provocativa fino a ritornare a una ripresa totale dell’attività pre infortunio. 


Ernia discale: movimenti da evitare

Quali sono i movimenti da evitare in caso di ernia al disco?

Sempre nelle primissime fasi ovvero nelle fasi acute di patologia quando i sintomi dell’ernia sulla schiena si fanno sentire di più, ci sono alcuni movimenti che sarebbe meglio evitare o limitare come ad esempio assumere atteggiamenti posturali che possano mettere in compressione o in eccessivo stiramento la radice nervosa. Sarebbe meglio in questa fase cercare di evitare di metterci distesi pancia sotto con i gomiti appoggiati, piegarsi dal lato della gamba che ci fa male, tenere le gambe (ad esempio sul divano) troppo stese per troppo tempo così come evitare di fare movimenti troppo repentini o scatti o sollevamenti di pesi eccessivi. Inoltre un aspetto cruciale rimane sempre lo stesso, più che stare attenti ad evitare certe posture attiviamoci per cambiare spesso le posture del nostro corpo che non è fatto per stare ore e ore sempre nella stessa posizione, ricorda: “Your best posture is your next posture” (la tua postura migliore è la prossima postura che assumerai), non stare troppo fermo e non stare troppo tempo seduto anche se devi farlo per lavoro. 


Conclusione

Un’ernia alla colonna lombare non è una condanna è solo una condizione temporanea in cui è normale sentire molto dolore a causa dell’estrema sensibilità delle strutture che vengono colpite. L’ernia si riassorbe e i suoi sintomi migliorano col tempo. Per capire cosa fare consulta uno specialista, questo ti darà indicazioni su cosa ti sta succedendo e ti dirà come gestire la tua attività fisica qualunque sport volessi praticare. Inizia con l’evitare posture scorrette e cerca di rimanere quanto più attivo possibile compatibilmente con i tuoi dolori. Un’esposizione graduale all’attività fisica e una graduale remissioni dei sintomi ti permetteranno nel tempo di tornare alla tua routine di allenamenti e alla tua vita di sempre!


Bibliografia 

Ilyas H, Savage J. Lumbar Disk Herniation and SPORT: A Review of the Literature. Clin Spine Surg. 2018 Nov;31(9):366-372. doi: 10.1097/BSD.0000000000000696. PMID: 30045110.

Chen BL, Guo JB, Zhang HW, Zhang YJ, Zhu Y, Zhang J, Hu HY, Zheng YL, Wang XQ. Surgical versus non-operative treatment for lumbar disc herniation: a systematic review and meta-analysis. Clin Rehabil. 2018 Feb;32(2):146-160. doi: 10.1177/0269215517719952. Epub 2017 Jul 17. PMID: 28715939.




Dott. Marco Gallotti

Dott. Marco Gallotti

Laureato in Fisioterapia con 110/110 e lode presso l’Universita Cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 2015. Master in Neuroriabilitazione presso l’Università La Sapienza di Roma nel 2017, Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici nel 2019 presso il Campus di Savona. Assistente alla docenza presso il Master in Fisioterapia Muscoloscheletrica e Reumatologica di Roma Tor Vergata, Referente Regionale Lazio Gruppo di Terapia Manuale. Laurea Magistrale in Fisioterapia in corso.
Libero professionista operante in studi privati in zona Marconi e Laurentina, svolgo anche terapie domiciliari.












×